Statuaria Greca e Romana 

I Greci, nelle statue delle figure umane, ricercavano in esse il naturalismo, per il quale la prerogativa necessaria era la nudità della figura. La posa perfetta venne poi raggiunta in età classica, dove sarà poi ricercato il chiasmo. A differenza dei Greci, i Romani invece rappresentavano nelle loro statue, l'imperatore in guerra vestito con una corazza, questa è detta Posa Policletea e veniva principalmente utilizzato il marmo per poter realizzarla. 

Augusto di Prima Porta 

Uno dei primi esempi di ritrattistica ufficiale è costituito dalla statua di Augusto. La figura riprende l'atteggiamento equilibrato del Doriforo di Policleto, ma l'imperatore non poteva di certo essere rappresentato nudo. Ad esso, infatti, viene apposta una corazza molto aderente, in modo da rivelare comunque il disegno anatomico del busto con i muscoli pettorali ben pronunciati. Il mantello si accinge ai fianchi avviluppandosi sul braccio sinistro tenuto piegato. Policleto aveva colto e fermato nel bronzo l'attimo di passaggio dallo stato di quiete a quello di moto del Doriforo, Augusto invece viene rapresentato immobile e col braccio destro sollevato nel gesto solenne di richiesta di silenzio prima di incitare le truppe. L'imperatore venne inoltre modificato quel tanto che bastava per renderlo sereno e idealizzato, l'espressione di un uomo nel quale tutti riponevano la propria fiducia. La figura è quasi divinizzata, i piedi sono nudi come quelli degli eroi greci, in basso a sinistra troviamo Eros che cavalca un delfino, rimandando a Venere e alla gens Iulia, la famiglia dell'imperatore, di cui la dea ne era progenitrice. 

Com'era formata la corazza?

Nella corazza si esaltano i tempi conseguenti ad una delle più grandi vittorie politiche di Augusto, la pace stipulata con i Parti nel 20 a.C. Al centro è raffigurato il re dei Parti che restituisce a un generale romano vittorioso le insegne romane strappate a Crasso. L'episodio è comunque collocato in un contesto mitico, in alto il Cielo dispiega la volta celeste, in basso la Terra mostra già i frutti che la nuova era promette, Apollo e Diana volteggiano, vegliando sul nuovo ordine stabilito da Augusto. Al limite superiore il Sole rincorre la Luna a sua volta nascosta dall'Aurora , si tratta di un'allusione che allude all'infinito trascorrere del tempo e alla lunga durata dell'età dell'oro inaugurata da Augusto.


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